Nel cuore di Fiumicino, su via della Torre Clementina, là dove il Tevere incontra il mare e il tempo sembra rallentare, ha preso vita un luogo che fonde memoria e modernità: Salotto Valadier. Firmato da Francesca Carli, Matteo Camodeca e Andrea Ragno – già noti per l’originale successo balneare di Azul – questo raffinato ristorante ittico è un tributo alla bellezza dell’ospitalità d’altri tempi, dove l’accoglienza è calore, e la cucina, un gesto d’autore.
Un salotto tra candele, pietra viva e charme vintage
Inaugurato il 4 dicembre 2023, Salotto Valadier prende il nome dall’architetto Giuseppe Valadier, omaggiato anche dal nome della storica via su cui si affaccia il locale. L’ambiente è un invito al ricordo: tre sale comunicanti, ognuna con personalità propria – dalla Sala delle Rocce, che conserva le pareti originarie dell’Ottocento, alla sala con il grande bancone per il dopocena, fino a uno spazio riservato perfetto per eventi intimi – e una mise en place retrò, fatta di candele, lampadari d’epoca e complementi d’arredo scelti con amore. L’atmosfera è quella di un vero salotto di casa: accogliente, elegante, mai impostata. E così anche la cucina.


Il menu: essenziale, contemporaneo, profondamente mediterraneo
Dietro ai fornelli, lo chef Simone Chindamo e il sous chef Davide Leone disegnano un percorso di gusto pulito e stagionale, dove la materia prima – pescato fresco in primis – è protagonista indiscussa, valorizzata da tocchi creativi e un’estetica impeccabile. Un viaggio nel gusto, tra mare e creatività.
Gli antipasti del Salotto Valadier aprono il percorso con grazia e intensità, raccontando il mare attraverso consistenze morbide e sapori decisi, con quel tocco di originalità che sorprende senza mai eccedere.
Si comincia con il Polpo grigliato, servito su una vellutata grezza di ceci al lime e rosmarino: un incontro armonico tra la sapidità del mare e le note aromatiche della terra. Il polpo è tenero ma ben arrostito, con quella lieve crosticina che sprigiona sapore a ogni morso. La crema di ceci – rustica, profumata e leggermente agrumata – lo avvolge con delicatezza, mentre il rosmarino regala un finale balsamico e persistente. Segue un piatto che sorprende per equilibrio e struttura: pescato locale panato, servito con una crema di cavolo romanesco, crumble di taralli pugliesi e mandorle tostate. La panatura, dorata e fragrante, racchiude un cuore morbido e sapido, mentre la crema di cavolo aggiunge una componente vegetale elegante e avvolgente. Il crunch delle mandorle e la rusticità dei taralli chiudono il cerchio con un gioco di texture memorabile.
Non manca una selezione di crudi e ostriche, che cambia quotidianamente in base al pescato e alla disponibilità del giorno: scampi, tartare di tonno o ricciola, gamberi rossi e ostriche finissime servite nature, con solo qualche goccia di limone o vinaigrette delicata per non sovrastare la freschezza assoluta del prodotto. È il piatto perfetto per chi ama lasciarsi conquistare dalla purezza del mare, nudo e crudo.
I primi piatti portano in tavola la memoria dei classici, rinnovata da piccoli tocchi di estro che dimostrano la maturità gastronomica della cucina. Lo Spaghetto alle vongole, ad esempio, è eseguito con rigore e rispetto per la tradizione: mantecato con l’acqua del mollusco, profumato d’aglio fresco e prezzemolo appena tritato, ha quella cremosità naturale che solo le mani esperte sanno ottenere. Un piatto semplice solo in apparenza, che rivela tecnica e amore. Per chi cerca sapori più decisi, la Fettuccina al nero di seppia è una scelta audace e seducente. Il nero – vellutato, elegante – colora la pasta fresca e rilascia profumi intensi di mare. Ogni forchettata racconta il Mediterraneo più profondo. Ma è il Risotto con assoluto di gambero rosso, salsa di datterino arrosto e crumble al cacao a conquistare davvero i palati più curiosi. Un piatto che gioca con le emozioni: la dolcezza e l’intensità del gambero, la rotondità del datterino bruciato e la lieve nota amaricante del cacao tostato creano un’armonia sorprendente. È un piatto che stupisce, ma soprattutto convince.





I secondi ruotano attorno al pescato del giorno, sempre fresco, selezionato con cura maniacale in base alla stagionalità e all’arrivo quotidiano. Il cuore dell’offerta è la Grigliata del Salotto, che cambia ogni giorno e può includere triglie, spigole, calamari tenerissimi, seppie carnose, gamberi rossi di Sicilia o, quando il mare è generoso, cicale dal gusto unico.
Tutto viene cotto al momento, con tempi precisi, per mantenere succulenza e integrità: il pesce viene servito con verdure di stagione, olio evo a crudo e salse leggere pensate per valorizzare – mai coprire – i sapori naturali.
Il gran finale è affidato a una pasticceria raffinata ma golosa, creata con la stessa filosofia della cucina: tecnica, eleganza e gusto sincero. Tra i dessert, brilla la Tartelletta con crema pasticciera al fondente, arricchita da una namelaka al cioccolato bianco, nocciole tostate e gelé al lampone: una sinfonia di dolcezza, acidità e croccantezza che appaga vista e palato. La Cheesecake al caramello salato è un altro best seller: cremosa, avvolgente, con un equilibrio perfetto tra la dolcezza della base e la nota sapida della salsa. Una coccola, perfetta da condividere… o forse no. Immancabile, infine, il Tiramisù al cucchiaio, interpretato in chiave soffice e cremosa, con strati leggeri di savoiardi ben imbevuti e una crema al mascarpone ariosa, servito in coppa come da tradizione. Un menu che cambia con le stagioni, che segue il ritmo del mare e si lascia contaminare da memorie familiari e ispirazioni gourmet.
La cantina: scoperte e certezze, con guida esperta
A completare l’esperienza, la carta dei vini curata personalmente da Francesca Carli, sommelier professionista, che ha selezionato etichette prestigiose accanto a chicche di nicchia. Dalle bollicine italiane e francesi, ai bianchi minerali ideali per il crudo, fino ai rossi eleganti che ben si accompagnano ai piatti più strutturati: ogni proposta è raccontata con passione e competenza.
Salotto Valadier è molto più di un ristorante: è un’esperienza, un piccolo viaggio tra eleganza e gusto, in cui ogni dettaglio – dalla porcellana ai racconti di Francesca, dalla cottura del polpo al calice servito – è pensato per riportare al centro l’autenticità. Quella di chi cucina e accoglie con amore.