Nel vasto universo della moda, dove spesso l’apparenza rischia di prendere il sopravvento sulla sostanza, esistono figure che scelgono un percorso diverso.
Chemi Akutami è una di queste: un visionario, un artista capace di fondere creatività, empatia e impegno sociale in un unico linguaggio universale. Dal 2019, Chemi è una presenza costante alle Fashion Week di Parigi e Milano, due palcoscenici che hanno visto crescere la sua poetica stagione dopo stagione.
La sesta sfilata milanese, in questa stagione, segna un nuovo capitolo di un racconto che unisce Oriente e Occidente, tradizione e avanguardia, cuore e tecnica. Nel 2022 ha dato vita a un progetto unico nel suo genere: CHEMICOLLE, un’audizione internazionale pensata per offrire ad aspiranti modelli la possibilità di debuttare sulla sua passerella.
Da Tokyo a Kuala Lumpur, fino a Bangkok, questo format ha trasformato un sogno in movimento, creando ponti tra culture diverse e dando voce ai nuovi talenti asiatici.
La forza del team: talento, fiducia e crescita condivisa
Una parte fondamentale dell’universo creativo di Akutami è costituita dai suoi partner storici: i saloni di hairstyling giapponesi, che lo accompagnano in ogni sfilata. Una sinergia rara, che si traduce in una coralità di visione, tecnica e sensibilità artistica.
C’è Sayaka, al suo quarto fashion show, definita “l’asso del team” dal suo mentore, Ogaki. “La sua creatività è esplosa. Quando Sayaka tocca una modella, sai che tutto sarà perfetto.” C’è Ryuto, del salone ANHUTTE, alla sua prima esperienza internazionale. “Le sue mani tremavano all’inizio,” racconta il proprietario Kawamura.
“Poi, passo dopo passo, ha trovato la sua forza. Alla fine della giornata, era completamente nel suo elemento. È stato straordinario vederlo crescere così tanto in così poco tempo.”
E c’è Yui, del salone Tida, che solo sei mesi fa aveva partecipato alla sfilata di Parigi come assistente e oggi è diventata stylist principale. “È rimasta calma, professionale, ma soprattutto felice,” racconta Eida. “Quella gioia sincera è stata il souvenir più prezioso di tutto il viaggio.”
Attraverso queste esperienze, i saloni giapponesi coinvolti stanno non solo acquisendo esperienza internazionale sulle più grandi passerelle del mondo, ma stanno anche rafforzando la propria identità e contribuendo a ridefinire l’influenza del Giappone nel settore beauty globale.
L’artista dietro lo stilista
Oltre alla moda, Chemi Akutami è un artista attivo e riconosciuto in Giappone, capace di tradurre la sua sensibilità in opere tridimensionali ispirate alla cultura nipponica.
È noto per i suoi ritratti “ChemiPore”, rappresentazioni vibranti di figure celebri, e per le sue collaborazioni di prestigio, come la livrea ufficiale per BMW Japan.
Ma ciò che lo distingue davvero è la sua dimensione umana e sociale.
Il progetto ONEART, nato undici anni fa, sostiene i bambini con disabilità attraverso l’arte collaborativa.
Ogni opera nasce da un disegno originale realizzato da un bambino, che viene poi reinterpretato da artisti professionisti: il 60% del ricavato va direttamente alle famiglie dei piccoli autori.
Un gesto concreto che, nel tempo, ha generato oltre 14 milioni di yen in donazioni.
Nel 2023, Akutami ha lanciato un nuovo progetto dal forte impatto simbolico: PRIZONART, un’iniziativa che coinvolge detenuti nella creazione di opere d’arte destinate a mostre ed eventi culturali.
Tutti i proventi sono stati devoluti alle vittime del terremoto della penisola di Noto, in un perfetto equilibrio tra arte, responsabilità e compassione.
Un messaggio che attraversa i confini
Ogni gesto di Chemi Akutami, sia sulla passerella che nella vita, racconta un’idea precisa di bellezza: quella che nasce dall’incontro tra le persone, dalla crescita condivisa e dalla capacità di trasformare la creatività in messaggio universale.
Nel suo mondo, la moda non è superficie, ma profondità che si muove.
È arte che respira, che comunica e che tende la mano.
Perché, in fondo,
Chemi Akutami è un designer che va ben oltre la moda.
