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Italia Vogna: la voce che incanta

 

Italia Vogna: la voce che incanta

Italia Vogna: la voce che incanta

Italia Vogna, eclettica artista di origine napoletana, il cui talento spazia dalla pittura alla musica, interprete dalla grande sensibilità, decisamente abile nel lanciare un progetto musicale esclusivo “As cores da minha alma” (I colori della mia anima).

L’idea originale, mai realizzata da altri, nasce proprio dalla duplice “anima” dell’artista, napoletana di padre e brasiliana di madre.

Il progetto da lei cantato in portoghese e gli arrangiamenti in chiave Bossa racchiudono la magia della cultura napoletana e brasiliana, una vera e propria fusione che dà vita ad un progetto assolutamente unico.

Italia ha collaborato in passato con vari artisti, nel 1991 ha cantato  ad un Festival internazionale di chitarra a Napoli, dove erano presenti i più grandi chitarristi di fama mondiale: Irio De Paola, Jorge Morel, Paço Pena, Gianni Palazzo, Toquinho e Paulinho Nogueira il maestro di chitarra di Toquinho.

In seguito ha duettato in due concerti come ospite – con l’inconfondibile voce back di Mario Biondi mentre di recente si è esibita all’Auditorium con il grande Lino Patruno, una vera leggenda del Jazz.  

Italia Vogna: la voce che incanta

Abbiamo il piacere d’incontrarla per la redazione di Fashion Life

Italia di recente ha cantato con la special band di Lino Patruno, un vero guru del jazz, come è nata questa collaborazione?  

Sì è stata un‘esperienza fantastica, decisamente da ripetere.  L’incontro con Lino è stato quasi casuale, Lui da sempre appassionato di musica Bossa Nova, dopo aver ascoltato il mio disco mi ha chiesto di cantare con la sua band in un concerto all’Auditorium.” 

Sono vari gli spettacoli teatrali dove ha partecipato con performance a volte anche ironiche, quale ricorda con maggior entusiasmo?

Sicuramente ricordo con entusiasmo lo spettacolo teatrale con Veronica Mazza, un susseguirsi di battute, dove trionfa la comicità e non solo, un omaggio a tutte le donne e alla loro capacità di rimanere in “equilibrio” nei tempi attuali.

In seguito ho avuto anche il piacere di lavorare a teatro con Lucio Caizzi in “e se poi ero Brad Pitt”, anche qui in chiave diversa emerge l’ironia in un monologo dove il fulcro è la conversazione tra due fidanzati.

Ringrazio con immenso affetto Veronica e Lucio per avermi fatto innamorare del teatro.” 

C’è un artista con cui vorresti lavorare in futuro?

Un sogno sarebbe cantare con Chico Buarque. Lui è una vera icona, la bellezza della sua musica non ha confini, rappresenta a tutto tondo la musica popolare brasiliana. Una sinergia tra dolci melodie e poesia. Spero d’incontrarlo presto.” 

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Tra le tue passioni c’è anche la pittura, ce ne vuoi parlare?

La pittura viaggia parallela alla musica che è da sempre la mia fonte di ispirazione. Mi piace dipingere ballerini e musicisti.

Ho fatto una mostra a Capri e negli ultimi anni ho partecipato a Venezia e a Spoleto a varie mostre collettive con Salvo Nugnes a cura di Vittorio Sgarbi.

Ho avuto vari riconoscimenti e sono presente in un catalogo cosmopolita della Mondadori.

Un sogno nel cassetto? 

Portare a Sanremo la mia musica, visto che si parla di innovazione sarebbe una conquista portare della buona Bossa-Nova sul palco dell’Ariston.” 

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